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Adolescenti e disturbi dell’umore di Gabriele Sani

Il professore Gabriele Sani è un Ricercatore universitario presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma e afferisce al Dipartimento di Neuroscienze, salute mentale e organi di senso. È autore e coautore di numerose pubblicazioni a diffusione nazionale e internazionale. La sua attività di ricerca verte principalmente sulla clinica dei disturbi dell’umore, con particolare riferimento agli aspetti inerenti il disturbo bipolare, il temperamento, il decorso, la rapida ciclicità,gli stati misti e la depressione agitata, la terapia farmacologia dei disturbi psichiatrici, il concetto di comorbidità e il suicidio. Ha svolto attività assistenziale continuativa dal 2001, dapprima in qualità di assistente in formazione quindi in qualità di contrattista sino al 2010, presso l’Azienda Ospedale Sant’Andrea di Roma. Dal 1999 svolge attività clinica e di ricerca presso il Centro Lucio Bini di Roma, diretto dal dott. Athanasios Koukopoulos.
Uno dei suoi ultimi libri è “Adolescenti e disturbi dell’umore” Il Mulino Editore.
L’adolescenza è una delle fasi più articolate della vita, durante la quale può accadere che i disturbi dell’umore entrino nell’esistenza dei giovani. Anna, Stefano, Camilla sono alcuni degli adolescenti che impariamo a conoscere in questo libro e le loro storie sono le storie che possono accadere in ogni famiglia. Ascoltare i ragazzi, osservarli attentamente, vuole dire imparare ad accogliere la loro e la nostra sofferenza. Solo a partire da questa accoglienza potremo costruire, insieme a medici e psicologi, un efficace percorso terapeutico che accompagni i giovani fuori dalla patologia e li restituisca alla loro vita. .
L’obiettivo di questa ricerca empirica è stato quello di indagare sugli adolescenti, la scuola, la società, la famiglia per capire e cogliere le criticità, comprenderle e superarle ed i punti di forza al fine di potenziarli. I loro vissuti diventano emblematici di situazioni appartenenti a tantissimi studenti di tutta Italia. Questo lavoro nasce nell’ottica della speranza che si possa collaborare a rimuovere la negatività, promuovere i processi formativi di benessere, di equilibrio, di serena gestione dei percorsi scolastici e sociali.
Nelle nuove generazioni si assiste a una contraddizione enorme: da una parte c’è la forte tendenza a rimanere attaccati a situazioni del passato di fronte all’incertezza di un futuro “liquido”, dall’altro la crisi economica, le innovazioni tecnologiche e l’intreccio di relazioni mondiali avviano grandi movimenti di masse umane. In tutto ciò la Scuola è oggi il luogo ideale di contrasto dei disvalori che attraversano la società. Realtà in movimento, situazioni fluttuanti, indebolimento dei processi normativi, incertezza del futuro e scarsa chiarezza sugli obiettivi da perseguire contribuiscono a creare comportamenti a rischio delle nuove generazioni. Questi messaggi contrastanti assieme a pressioni sociali possono disorientare i ragazzi nel percorso di responsabilizzazione legato al passaggio dalla “società dei ragazzi” alla “società degli adulti”. Il disorientamento può trasformarsi in disagio evolutivo cioè la manifestazione delle difficoltà di assolvere ai compiti evolutivi che vengono loro richiesti dal contesto sociale per il conseguimento dell’identità personale e per l’acquisizione delle abilità necessarie alla soddisfacente gestione delle relazioni quotidiane. Queste difficoltà possono manifestarsi come atteggiamenti di sfiducia e chiusura nei confronti della “sfera pubblica”, della formazione scolastica, degli insegnanti, dei pari, di sé stessi.
Le ipotesi sono che gli indicatori del disagio si manifestano in modalità differenti per maschi e femmine, ragazzi di età diversa, ragazzi residenti in contesti abitativi differenti, ragazzi che frequentano tipi di scuola differenti, ragazzi che denotano livelli differenti di empatia nei confronti dei problemi altrui e ragazzi che considerano importanti aspetti differenti nello spiegare l’insuccesso scolastico.
Le storie sono tipiche situazioni del mondo reale, in cui vi sono scelte da fare e decisioni da prendere che non sempre si conformano alle nostre scelte “ideali”, ma che si presume siano le più vicine possibili a queste.

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