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La condanna della carne di Fabio Umbro: quando i moventi per l’omicidio sono racchiusi in queste tre parole…amore, lussuria e odio.

FABIO UMBRO ha 46 anni e lavora come autore televisivo. Con il racconto Il creatore di spaventapasseri, nel maggio del 2018, riceve una menzione speciale nella categoria Narrativa – Racconto alla XVII Edizione del Premio Inedito – Colline di Torino presso il Salone del Libro di Torino. Nel 2022 pubblica La condanna della carne con la Porto Seguro Editore.
L’idea di umanità è del tutto relativa nella mente di Melchiorre. Un uomo di mezza età, un semplice macellaio dedito al lavoro e al piacere culinario; ma anche un assassino, un mostro, un cannibale. Sulle ceneri di un’infanzia brutale e violenta, è ancora un figlio alla disperata ricerca del consenso di una madre mentalmente instabile. Un serial killer capace di confondersi tra la massa, che cancella l’esistenza delle sue vittime per iniziare a esistere davvero, alla feroce conquista di ciò che gli manca per elevare la propria anima. Melchiorre è tutto questo, forse di più.
E’ un thriller psicologico avvincente e pieno di colpi di scena il nuovo romanzo di Fabio Umbro.
Sin dalle prime pagine ho potuto in realtà apprezzare lo stile deciso e l’abilità narrativa dell’autore.
Un frammento dopo l’altro, viene pian piano a galla una verità terribile, che sembra prendersi gioco della parvenza di rispettabile felicità messa in scena con tanta fatica da Melchiorre. Ci sono ricordi oscuri rimasti sopiti per tanto tempo, misteri mai svelati che gettano sul futuro ombre che ormai non è più possibile arginare.
L’intreccio è apparentemente semplice ma brillante, lascia il lettore sulle spine fino all’ultima pagina, alle prese con l’inquietante sensazione che in fondo, ogni vita, anche quella più “riuscita”, abbia in realtà dei piedi d’argilla e poggi su bugie, omissioni, scelte di comodo e compromessi che alla lunga finiranno col presentare il conto.
Si tratta di una storia intrigante, non convenzionale e d’atmosfera, in cui i colpi di scena spingono il lettore fuori dalla sua “comfort zone” e catalizzano la sua attenzione fino all’ultima parola.
Il protagonista è un uomo senza fronzoli, duro e coraggioso che non teme le sfide della vita, che appare spesso sola e triste.
In conclusione, ci troviamo di fronte a una storia davvero intensa in cui si può arrivare a dubitare della natura umana, e fino a che punto le persone si possono spingere.
Sottolineo ancora l’uso intelligente di rendere la lettura più avvincente e del tipo “leggerò solo un altro capitolo”… finché non arriverà la parola fine.
Una lettura che credo possa appassionare un gran numero di lettori, non solo gli amanti del genere, e che dunque consiglio vivamente con molto piacere.

4 commenti su “La condanna della carne di Fabio Umbro: quando i moventi per l’omicidio sono racchiusi in queste tre parole…amore, lussuria e odio.”

  1. Pienamente d’accordo con ogni parola di questa recensione. Un libro scritto molto bene, un racconto che profuma di nuovo, dal sapore di serie televisiva horror americana:Personaggi con caratteri attuali e problematiche attuali per cui provare empatia è quasi giustificare in ogni orribile difetto. Consiglio

  2. L’ho acquistato perché incuriosito dal titolo e sono rimasto colpito dall’originalità della storia e dalla scrittura diretta dell’autore. Un’altra cosa che mi ha sorpreso è che in alcuni passaggi mi ha fatto divertire. Mai splatter! Lo consiglio anche io

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